Nel 1903 venne dotata del campanile, crollato nel 1985, sul quale era posta una campana data 1686 proveniente dal santuario del Frassino. In stato di abbandono per lunghi anni, la chiesa è stata oggetto di ricostruzione delle parti andate perdute come il campanile e di restauro conservativo per quanto riguarda la restante antica struttura. Possedeva una pala d’altare di notevole fattura del primo Settecento che è andata parzialmente perduta, rimangono due immagini smembrate: il Padre Eterno e La madonna provenienti dal restauro del quadro originale. I lavori di recupero hanno interessato il periodo dal 1985 sino all’anno 2000. Nucleo abitativo caratterizzato già in epoca lontana da una notevole densità demografica, nel 1688 vi abitavano 19 (fuoghi) famiglie, e da una intensa attività agricola grazie alla felice disposizione del terreno. Dopo il secondo conflitto mondiale è iniziato un lento ma inesorabile abbandono del luogo a favore di paesi del fondo valle. Nell’ottobre del 1984 la contrada è stata raggiunta da una carrozzabile consentendo la rivitalizzazione del luogo destinato a sicura rovina.