Questi corsi d’acqua che scendono impetuosi verso il fondo valle hanno scavato in profondità il terreno e le rocce, modellando il territorio nel lungo periodo delle ere geologiche.
Il bacino idrografico, con i vari reticoli che confluiscono nel torrente Riso, appare come una radice che si estende in modo tentacolare fino agli estremi confini territoriali del comune di Oneta.
Entrambi i bacini, ValPiana e Noseda, sono incisi nella dolomia del Norico e soltanto verso valle, in prossimità della confluenza con il torrente Riso, appaiono formazioni del Carnico superiore e medio (Epoca del Triassico - circa 230 milioni di anni). Tra il Carnico (Raibliano) e il Ladinico (Esino) si trovano giacimenti ricchi di calcare metallifero composti da minerali di Blenda, Calamina e Galena. Le rocce del Carnico sono molto ricche di fossili con abbondanza di conchiglie triangolari bivalvi denominate Myophoria.
Percorrendo i sentieri dell’Alben è facile accorgersi che l’ambiente più interessante per la flora alpina è quello terminale che comprende rupi, detriti, fessure di roccia, vallette nivali. E’ qui infatti che vegetano e prosperano con straordinari adattamenti e condizioni ambientali del tutto sfavorevoli le specie più interessanti in grado di produrre vivide e vistose fioriture che suscitano stupore.