ONETA: ORIGINE DEL NOME
Il toponimo Oneta, localmente Oneda, è l’esito dialettale del latino “alnetum o alneta” derivato con il suffisso-etum di valore collettivo da alnus “ontano”, in dialetto “önés” con il significato di “bosco degli ontani”. Nelle varie citazioni documentarie che vanno dalla metà del 1300 sino alla fine del 1700, Oneta viene scritto con la lettera H davanti, più raramente, lo troviamo indicato con “Villa”, nome della frazione capoluogo del comune. “Villa” per gli antichi Romani era luogo di residenza, ma aveva anche il significato di centro economico ed amministrativo di una estesa proprietà di terre, dove si svolgevano specifiche attività produttive.
Oneta compare per la prima volta in un atto del notaio Giacomo Guerinoni di Gorno rogato il 27 gennaio 1352 “Die vigesimo septimo januarii, millesimi trecentesimo quinquagesimo secundo, Indictione quinta, in territorio de Honeta Communis majori consilii seu de Honio, in contrada de la Villa, sub cimiterio Ecclesiae gloriosissimae Assumptionis B. Mariae...” (1)
(1) Addì 27 gennaio 1352, indizione quinta, in territorio di Oneta comune del Consiglio Maggiore di Honio, in contrada di Villa sotto il cimitero della chiesa della gloriosissima B. Maria Assunta.
STEMMA DEL COMUNE
Tre monti di verde in campo azzurro con una croce che sorge sulla cima di mezzo, nella seconda parte una lampada da minatore in campo di colore argento.
POSIZIONE GEOGRAFICA, OROGRAFIA, ASSETTO GEOLOGICO DEL TERRITORIO
Il comune di Oneta si estende nella parte superiore della Valle del Riso, dista da Bergamo 32 Km, ha una superficie di 18,26 Kmq pari a pertiche bergamasche 27.417.
Confina a Sud Est con il comune di Colzate in corrispondenza della frazione di Chignolo, seguendo poi la direttrice dello spartiacque che corre verso occidente n direzione del monte Alben, si incontrano a seguire i comuni di Vertova, Cornalba, Oltre il Colle, un piccolo lembo di Premolo e quindi Gorno che chiude tutta la superficie censuaria del comune.
Il suo vasto territorio montuoso, è caratterizzato da un fondo valle stretto con poggi alti e scoscesi, interamente coperti da folti boschi d i faggio, abeti, arici, betulle e ontani, che vestono di bel verde tutto il pendio affievolendone le asperità. Dal fondo valle, gradatamente il terreno si innalza e si distende con più dolci declivi che si aprono a guisa di anfiteatro sui quali sorgono gli abitati e le coltivazioni, terminando poi con le cime di due alte montagne: a settentrione il Grem con 2049 mt, a Sud Ovest l’Alben che con i suoi 2019 mt si impone maestoso sull’intera vallata. I nuclei abitativi sono sorti tutti al di sopra dei 700 mt, disposti verso mattina o a mezzogiorno, circondati da prati e boschi, offrono al visitatore la possibilità di effettuare magnifiche passeggiate. Il torrente Riso scaturisce alle falde del Grem, presso Cantoni, attraversa e divide in due parti quasi uguali tutto il territorio, si ingrossa con l’apporto di altre valli vicine, in particolare la Val Noseda e la Val Piana, per terminare la sua corsa come affluente di destra nel fiume Serio. Le acque benefiche del Riso hanno azionato per secoli le macine di alcuni molini, una fucina e una “pesta”, contribuendo non poco allo sviluppo economico del territorio. Si compone di quattro frazioni principali, caratterizzate da altrettante contrade strettamente legate per posizione geografica alla frazione vicina. Villa, Scullera, Cantoni e Chignolo, con le rispettive contrade Plazza, Molini, Tezolo e Ortello sono i nuclei abitativi, tutti di antica origine, che formano la comunità di Oneta.